#WeAreInPuglia

Ciao WordPress!

A estate finita, vi racconto una parte del mio viaggio in Puglia tra trulli, pasticciotti e un’Opel Adam da far invidia a tutti.

Dunque, io e la mia compagna di viaggio decidiamo di partire quando solitamente nessuno decide di partire: il 16 agosto. Stranamente l’aereo non era nemmeno pieno, perfetto. Una volta in Puglia, decidiamo di noleggiare un’Opel Adam. Carina, per carità, ma quanto abbiamo rischiato senza i sensori di parcheggio.

La nostra prima tappa è Monopoli, cittadina sul mare caratterizzata da case e vicoli bianchi come la maggior parte delle cittadine pugliesi. Ma, tornando alle cose simpatiche, ciò che più ci ha segnato di questa città non è stato il suo mare e nemmeno il suo gelato artigianale ma… l’appartamento in cui siamo state. Vi è mai successo di prenotare su AirBnB una casa e non fare caso alla voce “bagno condiviso” ed esserne, poi, piacevolmentissimo sorpresi una volta sul posto? Ecco. Che poi, una volta entrate in camera, il fatto che non ci fosse il bagno non era un grande problema. È stato il momento della doccia a spaventarci: il bagno era in pessime condizioni, senza carta igienica e con una mosca galleggiante che ha deciso di fare la doccia insieme a me! Siamo rimaste in questa casa due notti e, per alcuni versi, non è stato comodo e facile. LEGGETE BENE I DETTAGLI DELLE DESCRIZIONI DEGLI APPARTAMENTI QUANDO PRENOTATE.       Detto ciò, Monopoli è molto carina ma il mare non particolarmente (almeno, nulla in confronto al Salento).

Polignano a mare, seconda e splendida tappa. Siamo state qui dal tramonto all’imbrunire insieme ad un paio di amici che ci hanno fatto da guida. Mi è piaciuta tantissimo, molto turistica e caotica ma unica. La cosa che più mi ha colpito di questo posto sono state le poesie scritte sulle pareti delle case. Guido il Flâneur, un signore originario di Bari ma residente a Polignano da oltre 30 anni, ha infatti riempito le mura, le porte e le scale di questa cittadina con estratti di poesie famose e di suoi scritti con lo scopo di riavvicinare i giovani alla letteratura e alla bellezza. Penso sia stata un’idea particolarissima e piena di originalità!

Terza tappa, Alberobello. Ci volevo andare da sempre, ed eccoci qua! Unica nel suo genere, abbiamo visitato il Trullo Sovrano e ci siamo incuriosite nel sapere come si costruivano queste particolari costruzioni coniche. Tutto molto interessante, a parte i cinquanta gradi all’ombra e i millemila turisti.

Locorotondo e Cisternino, quarta e quinta tappa. Due cittadine molto simili ma diverse, caratterizzate dal colore bianco. Qui ci ho lasciato il cuore, penso siano stati i miei luoghi preferiti di tutta la vacanza. Entrambi sono considerati due dei borghi più belli d’Italia e ci credo! C’era anche un’apparente tranquillità mentre passeggiavamo, le viette a tratti erano solo per noi. Ah, non dimentichiamoci del pasticciotto alla crema qui assaggiato. A chi non piace?

Sesta ed ultima tappa (per quanto riguarda la prima parte del viaggio), Ostuni. Caratterizzata da scale, scalini ed altre scale, bellissima e bianchissima. Simbolo della cittadina: i cactus.

E voi? Ci siete stati? Qualche bella avventura con AirBnB?

Questa, come anticipato, è solo la prima parte del viaggio. Nella seconda ci sposteremo nel il Salento alla ricerca di altri pasticciotti.

A presto,

Nina

L’undici dicembre

L’undici dicembre è una giornata qualsiasi, ed è perfino un lunedì quest’anno. Ma per me, da ventiquattro anni a questa parte, è speciale perché è il giorno del mio compleanno.

È stato un anno intenso, forse uno dei più pieni e frizzanti della mia vita e mi ha lasciato tanto.

Come prima cosa, ho capito che i miei capelli non ritorneranno più biondi e che l’henné rosso è stato solo una gran cagata.

Ho realizzato il mio sogno americano e ho constatato che Hollywood non mi piace per nulla, niente assomiglia ai film e la Walk of Fame non ne vale proprio la pena.

Sono passata definitivamente agli analcolici abbandonando anche quel poco di Prosecco che rimaneva. ‘Chi è la malata del gruppo? – ‘Sì, sono sempre io’.

Ho realizzato che il mio cane è sempre più vecchio ed io voglio stargli un po’ più vicino.

Ho capito che vivere in centro mi piace tantissimo ma che la neve nella casa in collina mi mancherà sempre per tutta la vita.

Di rughe per adesso non ne vedo ancora, ma quest’anno ho sicuramente imparato a truccarmi un po’ meglio rubando più trucchi possibili a mia sorella.

Ho rivalutato alcune persone, capendo chi volevo al mio fianco e chi no.

Ho iniziato ad apprezzare la mia voce, prima non riuscivo ad ascoltarmi in nessun audio vocale.

Ho capito che viaggiare mi piace tanto, ma mi piace ancor di più tornare a casa.

Ho compreso che le bambole, anche a ventiquattro anni, sono la mia passione più grande e che, in fondo, sono ancora una bambina.

Soprattutto, però, ho creduto più a me stessa e ho imparato ad apprezzarmi di più. Ho capito che posso indossare una maglietta attillata e che, anche da struccata, posso essere bella.

Ho capito tante cose, crescendo. Ed è bello come alcune cose io non le abbia capite da sola.

Buon compleanno a me,

Nina

Bryce Canyon


Ho bisogno di un pizzicotto. 

Oggi mi trovavo nel Bryce Canyon e sono rimasta senza parole. Ero lì, su una collinetta e sotto di me l’immensità. Rocce scoscese color rosso acceso, quel tocco di verde della vegetazione che coraggiosa prova a crescere in questo terreno per certi sensi duro e secco, il tutto mentre il sole calava. 

Mi sentivo come dentro ad un film, mentre ammiravo non riuscivo a credere che mi trovavo proprio lì, e forse questo è davvero il mio sogno. Il sogno “dell’America” che secondo me quasi tutti, almeno una volta, abbiamo desiderato. 


Alla prossima avventura, 

Nina

Si va!


Domani è il giorno dei giorni, si parte! Ho aspettato a lungo nella mia vita questo viaggio e sono ancora incredula. 

Sono ‘affamata’ di nuove esperienze e nuovi posti da vedere, i miei occhi stanno fremendo dalla voglia di scoprire. 

Ho con me la mia macchina fotografica (continuo a sognare di dimenticarla o che non funzioni, segni premonitori?) e l’ho caricata con ben due giorni di anticipo. Ieri l’ho accesa e ho iniziato a cancellare le vecchie foto per fare spazio alle nuove. Ho eliminato 500 immagini del mio vecchio viaggio ed è stato come se avessi svuotato la mente in quel momento. Svuotando la schedina di memoria, è stato come se mi preparassi ad accogliere qualcosa di nuovo, mai conosciuto prima d’ora. 

Da questo viaggio tornerò sicuramente cambiata e soprattutto arricchita di esperienza. 

Viaggiare fa bene alla salute, ne sono certa. E parlo anche di piccoli viaggi, non per forza dall’altra parte del mondo. Prendete, per esempio, una domenica fuori porta in campagna o un weekend al mare. Tornando a casa, avrete quel qualcosa in più che prima non avevate. 

Buon viaggio a me,

Nina

Torino d’agosto


Torino d’agosto è bellissima, così calma e silenziosa da non riconoscerla più. 

Torino d’agosto sono gli innumerevoli parcheggi liberi in centro città (e la gioia nel riuscire a parcheggiare anche di sabato sera in centro). 

Torino d’agosto sono i pullman vuoti che quasi profumano e le biciclette che camminano silenziose e sfuggenti. 

Torino d’agosto sono i giardini Cavour senza musica e senza schiamazzi, che quasi mi fanno sentire un po’ più sola. 

Torino d’agosto è trovare un tavolo libero ovunque, anche di sabato sera in piazza Vittorio senza prenotazione. 

Torino d’agosto è il parco del Valentino un po’ più verde del solito, perché meno affollato. 

Torino d’agosto è via Roma dove il ‘chiuso per ferie’ non esiste. 

Torino d’agosto mi piace tanto, ed è sempre piacevole, a mio parere, tornare dalle vacanze per godersela un po’. 

Nina

Sotto il sole


Sotto il sole, ma soprattutto sotto l’ombrellone, ci sono viaggi da pianificare. 

Sto per intraprendere uno dei viaggi che più ho desiderato da quando sono piccola, ma non posso ancora crederci. Solo leggendo la guida, quando vedo scritto Grand Canyon o Los Angeles sobbalzo e non ci credo. 

Sarò a capo dell’organizzazione, e la cosa che temo di più è la macchina con il cambio automatico ma sopratutto il fatto che dovrò guidare in carreggiate da otto corsie. Mi stanno aspettando 3000km ma sarà meraviglioso. 

Il viaggio comincia da San Francisco, per poi proseguire lungo la costa fino a Los Angeles. Successivamente Las Vegas, Bryce Canyon, Page, Monument Valley e Gran Canyon con ritorno su Las Vegas. 

Sapete darmi dei consigli, nel caso foste già stati? Abbiamo una notte libera ancora da decidere tra San Francisco e Los Angeles lungo la costa. Ogni commento è buon accetto. 

Nina 

Piove


Piove. Ed è domenica, che accoppiata vincente. 

Ascolto musica lenta mentre sento la pioggia cadere e sbattere sui vetri della mia finestra. È estate, ma oggi non c’è il sole. 

Mi affaccio, il cielo è di un grigio tenue con qualche sfumatura più scura sparsa qua e là. La strada è bagnata, e sembra di colore più scuro. Gli alberi si muovono e il loro verde è più acceso. Le panchine del parco si sono tinte di una tonalità più vivace. Insomma, tutto sta cambiando colore. 

Esco. È quasi sera. Sono nella piazza principale della mia città, piazza Vittorio Veneto. Mi fermo, scatto una fotografia e penso. Il contrasto tra il cielo e l’asfalto con i palazzi è incredibile. Giorno e notte, sole e luna. 

Ci sono solo poche e piccolissime macchie di colore, e sono le luci. Le luci calde degli appartamenti, che si tingono di diversi colori in base alle pareti. 

Non è straordinario riuscire a trovare (o anche solo immaginare) una luce nel buio più profondo? A volte fa così bene. 

Buona domenica, 

Nina